Traslazioni delle reliquie di S. Dalmazzo

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Traslazioni delle reliquie di S. Dalmazzo
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Le due traslazioni delle reliquie di S. Dalmazzo (X e XI secolo)
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Nei primi decenni del X secolo (tra 902 e 948) le reliquie di san Dalmazzo furono traslate dall’abbazia di Pedona (odierna Borgo San Dalmazzo) a Quargnento, presso Asti, ad opera del vescovo di Asti, sotto il cui controllo era posta l’abbazia. La traslazione era probabilmente legata a una generale insicurezza dell’arco alpino e permise lo sviluppo a Quargnento di un mercato, direttamente associato alla locale chiesa, alle reliquie e alla loro capacità di attrarre flussi di pellegrini.
Un secolo dopo (in un momento situabile tra 1010 e 1041) il vescovo di Asti (probabilmente Alrico) operò una nuova traslazione, riportando le reliquie a Pedona, dove furono collocate nell’abbazia la cui chiesa fu profondamente rinnovata dal punto di vista architettonico, analogamente a quanto avvenne nelle vicine abbazie di Pagno e S. Costanzo al Villar nei primi decenni del secolo. Questo generale rinnovamento delle abbazie e in particolare di S. Dalmazzo appare connesso a una ripresa di interesse per le aree alpine e per i transiti diretti in Provenza.
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