Narrazioni
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Borgo San Dalmazzo e i suoi modelli architettonici. L'abbazia di San Dalmazzo si presenta complesso dal punto di vista stratigrafico e si possono individuare due distinte cappelle a navata unica con abside semicircolare (VI-VII secolo e VIII secolo), una basilica romanica a tre navate con absidi semicircolari e cripta “a sala” ( metà dell’ XI secolo), ampliata in cripta “ad oratorio” , con l’ aggiunta di due ambienti ad essa laterali e la costruzione del campanile. Nel ‘700 il vescovo Isnardi di Caraglio riplasma la chiesa romanica in forme barocche.
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Gli affreschi della cappella angioina in Borgo San Dalmazzo L'analisi dei frammenti di affreschi della cappella angioina nell'abbazia di Borgo San Dalmazzo permette di datarne la decorazione intorno al 1465-1474. Gli affreschi riconoscibili raffigurano colonne fitomorfe, san Giovanni evangelista e santo Stefano durante la lapidazione, e sono stati attribuiti alternativamente a Giovanni Baleison, ai fratelli Biazaci e a Pietro da Saluzzo.
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L'iconografia della madonna in trono nella scultura cuneese tra Trecento e Quattrocento Il tema iconografico della madonna in trono è sviluppato nel territorio cuneese tra il Duecento e il Cinquecento secondo modelli diffusi soprattutto tra i santuari disposti lungo le vie di transito. Un esemplare di fine Quattrocento è stato spostato tra l'abbazia e il santuario di Monserrato in Borgo San Dalmazzo; una scultura della prima metà del XV secolo si direzione verso la pittura di Pietro da Saluzzo e proviene dal santuario della madonna degli Angeli di Cuneo, mentre un più antico esemplare di inizio trecento fu realizzato per il santuario di Saint-Martin-Vésubie e messo in relazione ai modelli dell'atelier del maestro di Oropa.
- Madonna di Busca
- La Riforma nel Marchesato di Saluzzo: casi studio in val Maira e val Grana (XVI secolo)
- Il cantiere di San Michele a Cervasca e il possibile intervento di Giovanni Battista Borra
- Il rinnovo settecentesco della chiesa di San Giovanni Battista a Caraglio: attori e committenze
- Chiese e cappelle della Valle Grana nel XVIII secolo, tra rinnovi e ricostruzioni
- Investimenti devozionali in Valle Grana. Crisi e riprese nel primo Seicento
- Gli affreschi dei Biazaci nella chiesa di San Giovanni Battista a Caraglio
- L’ospizio della Trinità a Valgrana e gli affreschi dei Biazaci
- Giovanni Botoneri a Castelmagno. Un linguaggio pittorico in bilico tra il didascalico e il grottesco