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- La chiesa di San Dalmazzo a Pedona, Cuneo, 1999, p. 12
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La chiesa di San Dalmazzo a Pedona, Cuneo, 1999
- Abbazia di San Dalmazzo di Pedona
- Landolfo, vescovo
- Cripta a oratorio, abbazia di Cavour
- cripta a oratorio, Santa Maria di Testona
- cripta "sala", San Michele a Oleggio
- cripta "sala", San Pietro di Agliate
- cripta “sala” , San Vincenzo di Galliano
- cripta “sala”, cattedrale di Ventimiglia
- Saint Dalmas di Valdeblore, chiesa
- XVIII secolo: rimodellazione della chiesa romanica di San Dalmazzo in forme barocche
- seconda metà dell’ XI secolo: ampliamento della cripta, aggiunta di due ambienti ad essa laterali, costruzione del campanile
- Basilica romanica a tre navate con absidi semicircolari e cripta “a sala” ( metà dell’ XI secolo), Abbazia di San Dalmazzo, Borgo San Dalmazzo
- cappella a navata unica con abside semicircolare, VIII secolo, abbazia di San Dalmazzo, Borgo San Dalmazzo
- Cappella a navata unica con abside semicircolare, VI-VII secolo, abbazia di San Dalmazzo, Borgo San Dalmazzo
- Borgo San Dalmazzo e i suoi modelli architettonici.:Paragrafo Descrizione oggetto
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Borgo San Dalmazzo e i suoi modelli architettonici. L'abbazia di San Dalmazzo si presenta complesso dal punto di vista stratigrafico e si possono individuare due distinte cappelle a navata unica con abside semicircolare (VI-VII secolo e VIII secolo), una basilica romanica a tre navate con absidi semicircolari e cripta “a sala” ( metà dell’ XI secolo), ampliata in cripta “ad oratorio” , con l’ aggiunta di due ambienti ad essa laterali e la costruzione del campanile. Nel ‘700 il vescovo Isnardi di Caraglio riplasma la chiesa romanica in forme barocche.
- Borgo San Dalmazzo e i suoi modelli architettonici. :Frammento Narratore
- XVIII secolo
- Gli affreschi della cappella angioina in Borgo San Dalmazzo:Paragrafo Descrizione oggetto
- Giovanni Battista Isnardi, vescovo
- San Giovanni evangelista
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Gli affreschi della cappella angioina in Borgo San Dalmazzo L'analisi dei frammenti di affreschi della cappella angioina nell'abbazia di Borgo San Dalmazzo permette di datarne la decorazione intorno al 1465-1474. Gli affreschi riconoscibili raffigurano colonne fitomorfe, san Giovanni evangelista e santo Stefano durante la lapidazione, e sono stati attribuiti alternativamente a Giovanni Baleison, ai fratelli Biazaci e a Pietro da Saluzzo.
- Gli affreschi della cappella angioina in Borgo San Dalmazzo:Frammento Narratore
- Decisione di interrare la cappella angioina
- Commissione affreschi della cappella detta "angioina"
- Aymerico Segaudi, vescovo di Mondovì
- 1465-1474
- Giovanna Galante Garrone
- Giovanni Baleison
- Ciclo di affreschi, cappella angioina, abbazia di San Dalmazzo, Borgo San Dalmazzo
- Cappella angioina, abbazia di San Dalmazzo, Borgo San Dalmazzo
- Diffusione iconografia della madonna in trono nei santuari cuneesi
- Inizio XIV secolo
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L'iconografia della madonna in trono nella scultura cuneese tra Trecento e Quattrocento Il tema iconografico della madonna in trono è sviluppato nel territorio cuneese tra il Duecento e il Cinquecento secondo modelli diffusi soprattutto tra i santuari disposti lungo le vie di transito. Un esemplare di fine Quattrocento è stato spostato tra l'abbazia e il santuario di Monserrato in Borgo San Dalmazzo; una scultura della prima metà del XV secolo si direzione verso la pittura di Pietro da Saluzzo e proviene dal santuario della madonna degli Angeli di Cuneo, mentre un più antico esemplare di inizio trecento fu realizzato per il santuario di Saint-Martin-Vésubie e messo in relazione ai modelli dell'atelier del maestro di Oropa.
- L'iconografia della madonna in trono nella scultura cuneese tra Trecento e Quattrocento:Frammento Narratore
- L'iconografia della madonna in trono nella scultura cuneese tra Trecento e Quattrocento:Paragrafo Circolazione
- Visita pastorale del vescovo Isnardi
- Borgo san Dalmazzo, Santuario di Monserrato